Chico: lettera per la Festa della Repubblica

Chico: lettera per la Festa della Repubblica

Giugno 2, 2021 Off Di .

E’ curioso come in inglese “freedom” e “liberty” abbiano due significati diversi.

Freedom: è il potere di agire, parlare o pensare senza l’imposizione di restrizioni, quindi totale assenza o mancanza di restrizioni.

Liberty: si applica specialmente ai diritti individuali definiti dalla legge, quindi suggerisce l’assenza di limitazioni specifiche.

L’antitesi di freedom e liberty, invece, è la guerra e se c’è una terra che è stata tormentata dalle guerre, quella è sicuramente la nostra.

Tribù, villaggi, città, Stato, Impero…

Alcuni grandi hanno dato gloria, come l’Era Romana, altri hanno mostrato di che pasta siamo fatti e più recentemente alcuni come Fabrizio Quattrocchi hanno manifestato coraggio ed eroismo. So che molti preferiscono evitare questo argomento, ma per me lui rimarrà eternamente un eroe, ai massimi livelli del patriottismo italiano.

 

Mio padre Aldo è nato il primo giugno di 99 anni fa, ha lasciato questo pianeta per scoprire e rivendicare la propria nuvola all’inizio della mia odissea..

Tanto tempo fa, ma a me sembra ancora ieri.

Lo ricordo come l’opposto di un millantatore e la sua unica storia di guerra, che non mi ha mai raccontato direttamente, è cementata nella mia memoria.

Ho avuto la narrazione di quell’episodio da un’altra figura paterna, un eroe reduce da “centomila gavette di ghiaccio”: Giuliano Podetti, amico fraterno della mia famiglia.

Da piccolo lo pregavo sempre di raccontarmi alcune storie di quel disastro russo, dell’eroismo degli alpini trentini e non…

Ero affascinato, avevo sempre i miei fanali spalancati e la bocca pronta per il plancton che mi dava…

Un giorno, seduto sul suo grembo (il mio posto preferito per quel tipo di narrazioni) Giuliano mi ha detto: 

”Chico tuo papà ha la sua storia da eroe, ma non gli piace parlarne… Quindi sono costretto a raccontartelo io…

…si svolgeva intorno alla zona pedemontana della Paganella verso le fasi finali della seconda guerra mondiale… Un brutto Panzer (carro armato) tedesco stava annientando ogni cosa sul suo cammino e il bersaglio successivo sarebbe stata una casa con una famiglia barricata all’interno, vicino alla zona di Zambana Vecchia.

Tuo padre si offrì volontario per una missione da molti considerati kamikaze: ha iniziato a correre con una piccola copertura grazie alla pioggia battente e, fortunatamente non visto dagli artiglieri, è riuscito a bloccare e interrompere il loro attacco, con l’aiuto finale di un agguato partigiano.

Non ha mai ricevuto una medaglia per questo, sentiva che l’imboscata malsana non meritava una medaglia.

Ma ora sei abbastanza grande da saperlo, tutti i nostri padri sono eroi ai nostri occhi, ma l’umiltà del tuo papà lo rende un candidato premier per tale titolo…”

 

Io non sono un eroe,

non sono mai stato un eroe,

ma ho sempre cercato di emulare i principi di coloro che erano eroi e vivevano come tali, rifiutando di usare la violenza fino all’estrema oppressione.

Persone come Gandhi e Mandela hanno combattuto passivamente, prima di tutto per il nostro diritto naturale di libertà.

Noi italiani abbiamo avuto la nostra buona parte di tragedie di guerra, quindi sappiamo apprezzare cosa significhi “pace”: con migliaia di anni di storia che ci ricordano la guerra direi che non abbiamo bisogno di altri messaggi.

Se ricordo bene, quando una statua rappresenta un soldato a cavallo…

…quando il cavallo ha due gambe in aria, vuol dire che il soldato era stato ucciso in battaglia,

se ha una gamba sola è stato ferito,

se invece tutte e quattro le gambe sono a terra,

allora ha combattuto al meglio delle sue capacità per la libertà e la pace…

 

Uno dei miei soprannomi è Furia:

sempre più orgoglioso di essere italiano,

per mio padre, per Giuliano e per tutti voi che continuate ad aiutarmi a battere il carro dell’oppressione.

Senza di voi sarebbe impossibile,

anche con le gambe per terra, mi state portando…

 

Pace e buona Festa della Repubblica a tutto il mio Paese, 

Chico